Mimmo Rotella nasce a Catanzaro il 7 ottobre 1918. Si diploma alla scuola tecnica di Catanzaro e fino al 1940 insegna presso la Scuola Agraria della città, mentre l’anno successivo è chiamato nell’esercito dal Distretto Militare di Catanzaro e inviato alla Scuola per Allievi Sottufficiali di Caserta.
Nel settembre 1944 si trasferisce a Napoli, dove ottiene il diploma di maturità artistica. Nel 1945 fa domanda per lavorare come disegnatore presso il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni.
Giunto a Roma, Rotella frequenta gallerie e musei, dando avvio a una sperimentazione stilistica ancora legata alle tecniche pittoriche tradizionali, nella quale si riconoscono influenze derivate dal Cubismo, dal Futurismo e dall’Astrattismo geometrico di Piet Mondrian e Wassily Kandinsky. Il vivace clima culturale della capitale si concentra in quegli anni sul dibattito tra Astrattismo e arte figurativa, quest’ultima appoggiata dal Partito Comunista di Palmiro Togliatti in nome del Realismo, rappresentato da Renato Guttuso. Il fronte astratto è invece costituito da un gruppo di artisti nato nel 1945 e chiamato Art Club, alle cui iniziative prendono parte anche Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato, i quali, con Ugo Attardi e Mino Guerrini sono i fondatori del numero unico “Forma. Mensile di Arti Figurative”. Il carattere internazionale, il riferimento alle avanguardie e l’impegno contro il “Neoromanticismo” populista sono i tratti distintivi del gruppo, successivamente denominato Forma 1. Rotella si inserisce in questo dibattito con opere che denotano una tensione sempre maggiore verso l’astrazione, prive però del carattere polemico e politico tipico della produzione di Forma 1. Nel 1947 partecipa alle prime due esposizioni organizzate dall’Art Club.
Contemporaneamente alla produzione pittorica, Rotella compone e recita poemi fonetici che chiama “epistaltici”, tramite i quali elabora la “lacerazione” delle parole, come teorizzato nel Manifesto dell’Epistaltismo composto dall’artista nel 1949, dove si ritrova la lezione dei futuristi, in particolare di Filippo Tommaso Marinetti.
Nel mese di giugno del 1950 espone alla mostra “Réalités Nouvelles” tenutasi a Parigi. L’anno successivo alcune sue opere sono selezionate per “Arte astratta e concreta in Italia - 1951”, organizzata presso la Galleria Nazionale di Roma da Palma Bucarelli, Giulio Carlo Argan e Józef Jarema. Nello stesso anno, presso la Galleria Chiurazzi a Roma, si inaugura la prima personale dell’artista: l’esposizione ha grande successo di critica e pubblico.
Nel settembre 1951 Rotella si trasferisce negli Stati Uniti grazie a una borsa di studio Fulbright che gli permette di stabilirsi per un anno circa all’università di Kansas City. Durante questo soggiorno, l’artista prepara un’esposizione personale presso la Rockhill Nelson Gallery of Art della cittadina e un grande pannello murale a tema astronomico per le stanze del Dipartimento di Geologia e Fisica dell’università. Conclusa l’esperienza americana, sbarca a Napoli nell’agosto 1952 e, dopo un periodo a Ischia, torna a Roma dove prende in affitto uno studio in via San Giacomo, dedicandosi quasi esclusivamente alla produzione poetica e musicale.