L’interesse di Rotella per materiali non convenzionali si manifesta nella sua produzione plastica: prendendo spunto dagli oggetti quotidiani presi nei mercatini delle pulci di Roma come rocchetti, ami, cesti di vimini, tessuti, realizza assemblages e ready-made tra cui Petit Monument à Rotella (1961).
Nel corso della sua carriera sperimenta ancora sulla tridimensionalità: negli anni Settanta realizza le plastiforme, fogli di carta plastificati, stropicciati e messi in teche di plexiglass; mentre negli anni Novanta si cimenta con le sculture-architetture, décollages applicati su lamiere ritorte; infine, nel 1990 realizza i Replicanti in ceramica.